essere buon catechista
“Se non sei un bravo cristiano, non hai niente di valido da trasmettere ai ragazzi che si preparano a diventare dei bravi cristiani”. ( Francesca Fabris da Credere n°38-2016)
Per essere un bravo catechista ci vuole l’essere, il sapere e il saper fare.
L’essere perchè se non sei un bravo cristiano, non hai niente di valido da trasmettere ai ragazzi che si preparano a diventare dei bravi cristiani; il sapere, perchè devi studiare la Bibbia, i catechismi e i documentidel Magistero( soprattutto il Documento Base) se vuoi avere qualcosa di interessante da trasmettere e una valida parola che non sia il ” io la vedo così, a me pare che …” ispirato dal sentimento; e il saper fare perchè la catechesi, al pari della didattica scolastica, ha bisogno di una sua metodologia e bisogna acquisirla, impratichirsi, padroneggiarla a dovere non solo perchè ti aiuta a interessare i ragazzi, e così avrai meno problemi di disciplina, perchè staranno sempre tutti attenti.
Poi bisogna sempre ricordare che i ragazzi rammentano il 30% di quello che ascoltano, il 60% di quello che ascoltano e contemporaneamente vedono, il 90% di quella che ascoltano, vedono ed eseguono.
Perciò se il catechista si limita a parlare, avrà un 30% di buon risultato, se il catechista parla e fa vedere un cartellone, un filmato o delle fotografie, avrà il 60% di buon risultato, se fa vedere immagini e fa fare ai ragazzi una drammatizzazione, o li fa fare esperienze concrete, otterrà un 90% di buon risultato.
La scelta dei catechismi è importante perchè ti aiutano a seguire un cammino progressivo nel trattare gli argomenti, un linguaggio sempre a portata di un bambino, una proposta super allettante quando si rivolgono agli adolescenti che, si sa, hanno sempre bisogno di eroi a cui ispirarsi.